La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 3 milioni di euro per finanziare progetti presentati da imprese femminili. Il contributo copre il 50% delle spese.
Quali sono le imprese beneficiarie del contributo
Possono partecipare al bando tutte le micro, piccole e medie imprese aventi unità locale o sede operativa nel territorio del’Emilia-Romagna. Questi gli altri requisiti necessari:
- Imprese individuali il cui titolare sia donna
- Società di persone o cooperative il cui numero di socie rappresenti almeno il 60% della compagine sociale
- Società di capitali in cui le donne detengano almeno i 2/3 delle quote capitale e i 2/3 dell’organo di amministrazione
Quali sono i progetti ammessi a bando
I progetti, realizzati a partire dall’1 gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023, dovranno riguardare i seguenti ambiti:
- innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita
- miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, all’innovazione dei servizi con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio
- informatizzazione e alle innovazioni di processo
- sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro
- implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché a sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela
- sviluppare sistemi di sicurezza informatica
- riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita
- automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche
- riposizionamento strategico dell’attività
- implementare sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività
- introduzioni di soluzioni in grado di consentire lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari.
Ogni progetto dovrà prevedere spese non inferiori a 20.000 euro e non superiori a 80.000 euro.
Quali sono le spese ammesse al contributo
Sono ammesse a partecipare al contributo le seguenti spese:
- macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali
- brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale
- consulenze (nella misura del 30% delle spese alle voci 1 + 2), destinate
- all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa
- al trasferimento delle tecnologie
- alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti
- gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato
- gli studi per la valutazione dell’impatto ambientale
- iniziative e campagne promozionali
- opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto nel limite massimo di 5.000 euro
- costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione
A quanto ammonta il contributo
Il contributo può coprire al 50% della spesa ammessa ed è calcolato come segue:
- 30% contributo a fondo perduto calcolato sulla spesa ammissibile
- 15% a copertura degli interessi nel caso in cui si decida di attivare un mutuo di almeno 4 anni a copertura di almeno il 50% dell’investimento
- 5% nel caso in cui ci sia un incremento occupazionale, Rating di Legalità, localizzazione in area montana o area interna, o il progetto preveda il recupero dei materiali o la riduzione dei rifiuti prodotti.
(Nella foto il Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Emilia-Romagna durante il Summer Camp 2022)