L’analisi dei dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL evidenzia che nel 2022 quasi un quarto delle imprese (il 23,8%) in Emilia-Romagna ha investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale, in linea con il dato medio nazionale (23,5%). Nel confronto con le altre regioni più vocate alla manifattura, gli investimenti delle imprese emiliano-romagnole sono superiori alle Marche (21,7%), in linea con il Veneto (23,6%), tuttavia inferiori a Piemonte (25%) e Friuli-Venezia Giulia (25,6%).
Per massimizzare il valore aggiunto degli investimenti le imprese hanno necessità di investire sul capitale umano e sulle competenze, attraverso la formazione di personale esistente o attraverso la ricerca di profili già formati. Un’impresa emiliano-romagnola su quattro (il 26%) nel 2022 aveva effettuato o intendeva effettuare formazione con corsi. Di queste, il 25% ha optato per una formazione nell’ambito della transizione green e sostenibilità ambientale, quota inferiore al 27,9% della media nazionale, ma in aumento di +17,2 punti percentuali rispetto al 2021 (era il 7,8%).
Scarica la ricerca del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna
Traduzione Digitale: il paradigma 4.0 per le imprese artigiane” – annualità 2021/2022 – CUP E49J21000230009