Il Piano nazionale vaccinazioni contro il Covid19, adottato il 2 Gennaio 2021, riconosce che, nella fase iniziale di disponibilità limitata di dosi vaccinali, è necessario definire le priorità in modo chiaro e trasparente, tenendo conto delle raccomandazioni internazionali ed europee. Inoltre, relativamente alla strategia di sanità pubblica, viene indicato che nella fase iniziale della campagna la strategia si focalizzerà sulla riduzione diretta della mortalità e morbilità. Di recente è stato pubblicato il documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19” che prevede alcune variazioni sulle categorie target prioritarie e le fasi della campagna vaccinale. In esso si rende anche possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione.

Clicca qui per scaricare il documento Piano vaccinale nazionale aggiornamento ad interim marzo 2021

Il contenuto del documento ad interim per il Piano nazionale vaccinazioni

Tre sono le considerazioni che portano alla revisione delle fasce vaccinali.

  • Vaccini in commercio. Alla data di emanazione dell’aggiornamento sono tre i vaccini che hanno ricevuto un’autorizzazione all’immissione in commercio. In particolare, la Comunità Europea, ha autorizzato i vaccini delle seguenti aziende:
    • Pfizer-BioNTech in data 21 dicembre 2020
    • Moderna in data 6 gennaio 2021
    • AstraZeneca in data 29 gennaio 2021
    • un quarto vaccino, dell’azienda J&J, è in fase di approvazione
  • Vaccini a RNA messaggero. Le attuali indicazioni prevedono l’uso dei vaccini a RNA messaggero (mRNA) nei soggetti a più alto rischio di sviluppare una malattia grave (persone estremamente vulnerabili)
  • Piani vaccinali regionali. A livello Regionale è in fase di completamento la fase 1 (è iniziata la vaccinazione dei soggetti di età superiore a 80 anni) e, sulla base delle prime indicazioni sull’utilizzo del vaccino con vettore virale, è stata contestualmente avviata la vaccinazione di alcune categorie prioritarie originariamente previste in fase 3.

A fronte di tali indicazioni il documento suggerisce il seguente ordine di priorità delle categorie di persone da vaccinare nel proseguimento della campagna vaccinale:

Categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche:

  • Prima categoria. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave)
  • Seconda categoria: Persone di età compresa tra 70 e 79 anni
  • Terza categoria: Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni
  • Quarta categoria: Persone con comorbidità di età <60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili
  • Quinta categoria: Resto della popolazione di età <60 anni

Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’età e dalle condizioni patologiche, quali personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali.