Confartigianato è in lutto per la morte di Mauro Gardenghi, presidente onorario della Confartigianato di Rimini, dove ha trascorso 40 anni da Segretario e, dal 2017, come delegato alla Presidenza. Gardenghi aveva 73 anni e lascia la moglie e le due figlie, alle quali va l’abbraccio della Confartigianato dell’Emilia-Romagna.
“Mi addolora la scomparsa di Mauro Gardenghi, un punto di riferimento per tutta la Confartigianato. Gardenghi si è sempre distinto per la sua grande competenza e per la visione sempre rivolta alla soluzione delle problematiche dell’Artigianato e delle piccola impresa. Da oggi spetta a noi aver cura e valorizzare il patrimonio di idee che ci ha lasciato”, commenta Marco Granelli, presidente di Confartigianato.
“Un uomo generoso, che ha dedicato la sua vita al servizio degli artigiani, convinto sostenitore del ruolo sociale della piccola e media impresa. Con grande professionalità e senso di responsabilità ci ha sempre assicurato punti di vista e consigli di valore, sempre disponibile a condividere il tesoro della sua grande esperienza”, commenta Amilcare Renzi, Segretario della Federazione dell’Emilia-Romagna.
“Perdo un amico, perdo un fratello”, sono le parole di Gianfranco Ragonesi, per anni alla guida della Segreteria della Confartigianato Emilia-Romagna. “Per decenni Mauro si è sempre impegnato in seno alle iniziative più importanti, fra cui la legge quadro sull’Artigianato e l’istituzione della Fraer Leasing, di cui è stato anche Consigliere di amministrazione. Sul finire degli anni Settanta, insieme collaborammo con la presidenza nazionale per cambiare il nome dell’Associazione, passando da Cgia a Confartigianato, e per l’adozione del simbolo ancora oggi utilizzato”.
Numerosi gli incarichi istituzionali ricoperti da Gardenghi. Tra questi ricordiamo l’impegno in seno alla Camera di Commercio della città malatestiana e a Rimini Fiera, di cui è stato a lungo vice presidente e per oltre vent’anni nel Consiglio d’amministrazione. Nella sua città si ricordano le battaglie al fianco degli operatori balneari per rivendicare la centralità del turismo e della spiaggia; la lotta per il riconoscimento del marchio Igp alla piadina riminese; gli eventi e le iniziative a sostegno ai panificatori, dell’artigianato artistico e del sistema della Moda.
“Mauro Gardenghi amava ricordare che dove c’è artigianato c’è qualità della vita e cultura del territorio. Si è spento il nostro faro, ma il suo esempio lo ritroveremo al nostro fianco in ogni momento; ci servirà a darci forza, ci spronerà in questo che è un momento di dolore enorme e di drammatica difficoltà economica per le piccole e medie imprese”, sono le parole dense di riconoscenza e affetto vergate dalla Confartigianato di Rimini.