Il made in Italy è un ecosistema da valorizzare e salvaguardare mettendolo al centro della strategia complessiva di rilancio del Paese. Con un approccio di sistema e coordinato delle politiche economiche.
Confartigianato alla Commissione Attività produttive della Camera
Questo è quanto hanno affermato i rappresentanti di Confartigianato intervenuti lo scorso 1 febbraio all’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul Made in Italy voluta dalla Commissione Attività produttive della Camera.
Del Made in Italy sono protagonisti 4,4 milioni di artigiani e di piccole imprese, con 10,9 milioni di addetti. Grazie a loro l’Italia è il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di eccellenza: agroalimentare, moda, legno-arredo e meccanica.
Alla Commissione Confartigianato ha chiesto che questo patrimonio di imprese e di occupazione, sia sostenuto con misure strutturali finalizzate a difendere la qualità e l’autenticità della produzione italiana, a promuoverla sui mercati interno ed estero e a difenderla dalle contraffazioni.
Il Fondo Made in Italy, apprezzamenti da Confartigianato
Durante l’audizione Confartigianato ha sottolineato l’apprezzamento per la costituzione del Fondo Made in Italy, quale contenitore di programmi e progetti da finanziare con risorse adeguate. Parere positivo anche per il Fondo per la sovranità alimentare, da ampliare al settore delle aziende manifatturiere della trasformazione agroalimentare. Questo in chiave di prossimità e di Km 0.
Per accompagnare le piccole imprese sui mercati esteri, la Confederazione chiede di concentrare le risorse su interventi continuativi e strutturali a misura di micro e piccole imprese alle quali va riservato almeno il 50% degli stanziamenti. Tra questi vanno potenziati e resi strutturali strumenti che si sono già rivelati efficaci come il voucher Digital Temporary Export Manager e il bonus export digitale.