Oltre 7 mila imprenditori e rappresentanti del Sistema Confederale, di cui più di mille provenienti dall’Emilia-Romagna, hanno partecipato nella mattinata di sabato 10 febbraio all’udienza di Papa Francesco nell’Aula Paolo VI in Vaticano, dedicata al mondo degli artigiani di Confartigianato.
Il Pontefice nel suo intervento, tutto dedicato all’artigianato, ha sottolineato il grande contributo di Confartigianato allo sviluppo della comunità e si è concentrato sulla centralità della persona. “L’uso delle tecnologie è necessario per l’avanzamento della società, ma non deve sostituire la fantasia dell’uomo: le macchine aiutano il progresso, ma le persone inventano. Il lavoro è connesso con tre membra del corpo: le mani, gli occhi e i piedi. Ma c’è soprattutto il cuore che unisce tutto. Il lavoro manuale rende partecipe l’artigiano dell’opera di Dio: fare non equivale a produrre, ma mette in gioco la capacità creativa che unisce mente, mani e la passione del cuore. Benedite e ringraziate il Signore per il dono delle mani e per il lavoro che vi consente di esprimere. Non abbiate timore di includere le categorie più fragili. Io vi ringrazio per il contributo che date per abbattere i muri delle disabilità. L’artigiano arriva prima di tutti a intuire il destino di bellezza che può avere la materia, e questo lo avvicina al Creatore. Grazie per il Bene che realizzate”.
“Un giorno straordinario. Abbiamo sentito dal Papa parole cariche di emozioni, significati profondi e ispirazioni. Un riconoscimento del contributo del Valore Artigiano alla bellezza del mondo e un incoraggiamento a continuare a plasmare il futuro – ha affermato Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Romagna -. Ho avuto il privilegio di essere tra le prime file e l’emozione è stata grandissima. Ho avvertito un’emozione che colpisce nel profondo, la grande forza che quest’Uomo è capace di trasmettere. Come Confederazione abbiamo donato al Pontefice due opere plasmate da mani artigiane. Si tratta di una Croce in legno, realizzata da artigiani bergamaschi nel periodo del Covid a ricordo delle tante vittime di quel drammatico periodo, e una ‘Madonna del fango’ in cotto, realizzata da artigiani faentini con il fango dell’alluvione che ha colpito i nostri territori nel maggio 2023. Due opere dall’altissimo valore simbolico e dal basso valore economico, come ci insegna con le sue parole e i suoi gesti il Santo Padre”.
“Migliaia di cuori creativi e abili mani si sono uniti in un’esperienza straordinaria, portando con sé la bellezza dell’artigianato, che è più di un semplice mestiere: è un’espressione dell’animo umano – ha aggiunto il segretario regionale Amilcare Renzi -. Un incontro tra la spiritualità incarnata nelle creazioni artigiane e la saggezza del Santo Padre, che abbraccia l’umanità con amore e compassione. Papa Francesco ha ricordato il valore dell’artigianalità, della manualità dell’uomo che deve essere protagonista anche nei processi di innovazione tecnologica. Una riflessione che ha emozionato il nostro popolo che, con grande calore, si è stretto accanto al Sommo Pontefice”.
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