Le prospettive dell’economia del turismo nell’estate 2021 sono all’insegna del recupero, dopo le pesanti perdite registrate a seguito della pandemia. Lo scorso anno si è infatti registrato un calo del -44,9% del numero delle presenze turistiche in Emilia-Romagna, pari a 18 milioni di pernottamenti in meno. Nei settori dei servizi legati al turismo, per cui disponiamo di dati nazionali al primo trimestre 2021, persiste un forte gap di ricavi rispetto ai livelli pre-crisi, e come documentato da un sondaggio del Centro studi di Confartigianato regionale le micro e piccole imprese e l’artigianato emiliano-romagnoli dei settori che intercettano sia direttamente che indirettamente la domanda turistica nel corso del 2020 hanno avuto un calo del fatturato più ampio di 8,8 punti (-33,7% vs -24,9%) rispetto alla media.
Clicca qui scaricare il documento Focus turismo Emilia Romagna estate 2021
I segnali di ripresa del settore turismo in Emilia-Romagna
Diversi i segnali di ripresa in atto, tra cui l’aumento del numero di entrate preventivate dal settore dei Servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici del +56,9% nel periodo luglio- settembre 2021 rispetto agli stessi tre mesi del 2019. A luglio 2021 inoltre sono i Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici le figure professionali più ricercate in Emilia-Romagna, con 9.540 entrate previste pari al 20,8% delle 46 mila complessive.
Le imprese artigiane interessate dalla domanda turistica
Una quota rilevante dei consumi turistici per shopping e altre spese diverse da trasporto, alloggio e ristorazione può essere intercettata dalle piccole imprese e l’artigianato. Alla fine del I trimestre 2021 in Emilia-Romagna le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 17.129, pari al 13,8% dell’artigianato totale e danno lavoro a 50.158 addetti.
Un territorio a forte vocazione turistica
L’Emilia-Romagna conta 323 comuni a vocazione turistica, pari al 98,5% del numero complessivo di comuni emiliano-romagnoli (328). Di questi 98 sono stati
recentemente associati dall’Istat1 ad una specifica categoria turistica prevalente: 38 sono comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, 25 sono comuni a vocazione montana, 9 sono comuni a vocazione montana e culturale, storica, artistica e paesaggistica, 8 sono comuni a vocazione marittima e culturale, storica, artistica e paesaggistica, 7 sono comuni a vocazione marittima, 6 sono comuni del turismo termale, 4 sono comuni turistici con due o più vocazioni ( montana e/o culturale e/o marittimo e/o termale) e 1 (la città di Bologna) viene classificata tra le Grandi città (con turismo multidimensionale).