L’intensificazione dello smart working, il maggiore utilizzo del canale digitale da parte delle imprese e la crescita dei volumi di commercio elettronico durante i mesi della crisi da Covid-19 hanno creato nuove opportunità per le imprese digitali. Questa tendenza ha permesso di bilanciare il calo di domanda determinato dalla recessione.

L’effervescenza della domanda nel corso della crisi delinea, per il settore dell’informatica ed altri servizi d’informazione, un andamento in controtendenza per alcune variabili economiche. Nei primi sei mesi del 2020 il fatturato a livello nazionale dei servizi digitali segna un aumento dello 0,5% a fronte della caduta del 17,0% delle vendite del totale dei servizi. Nel secondo trimestre del 2020 l’occupazione italiana del settore segna un aumento del 4,1% a fonte di una diminuzione del 3,6% degli occupati del totale economia.

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La trasformazione digitale nella prossima ripresa

La trasformazione digitale in corso, seppur rallentata con la crisi degli investimenti causata da Covid-19, tornerà a caratterizzare la prossima ripresa. Questo grazie anche agli interventi di policy che sosterranno la domanda di tecnologie digitali. Nel discorso sullo stato dell’Unione pronunciato il 16 settembre 2020 viene indicato che il 20% delle risorse di Next Generation EU sarà investito sul digitale. Nelle Linee guida per la definizione del Pnrr si individuano nove direttrici di intervento, la prima delle quali è ‘un Paese completamente digitale’.

Per supportare la trasformazione digitale dell’economia italiana è essenziale l’offerta delle imprese digitali. A fine giugno 2020 in Emilia-Romagna le imprese operanti nei settori dei servizi Internet sono 9.645 (2,1% del totale). La nostra regione risulta essere sesta nella classifica nazionale delle imprese più specializzate nelle attività connesse con il digitale.

L’analisi settoriale evidenzia che due quinti (40,5%) delle imprese digitali si concentrano nella produzione di software, consulenza informatica e attività connesse, oltre un terzo (35,3%) elabora dati, fa attività di hosting e si occupa di portali web. Il 18,9% si occupa di commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet mentre il 5,3% di altre attività di telecomunicazione. Nell’ultimo anno per il settore digitale si evidenzia una crescita delle imprese del +3,9%, in controtendenza rispetto al -0,7% osservato per il totale delle imprese.

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Traduzione Digitale: il paradigma 4.0 per le imprese artigiane” – annualità 2021/2022 – CUP E49J21000230009