In questa breve nota pubblicata dal Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna si propone l’analisi della nati-mortalità delle imprese artigiane nelle province dell’Emilia-Romagna al I trimestre 2020 e il confronto con lo stesso periodo del 2019 con dettaglio per macrosettori.

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Nella valutazione dei dati che seguono è necessario considerare che il I trimestre è tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese a causa del concentrarsi di queste ultime sul finire dell’anno precedente che possono determinare una variazione statistica anche nel I trimestre dell’anno successivo. Per completezza di informazione, specifichiamo che nel comunicato stampa di Unioncamere, in corrispondenza della diffusione dei dati, si evidenzia che “gli effetti conseguenti allo stato di eccezionalità in cui l’economia reale si sta muovendo appesantiscono il risultato di un bilancio che nei primi tre mesi dell’anno chiude sempre in rosso per effetto delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente”. I dati non ci consentono, comunque, di fare delle valutazioni definitive sugli effetti della crisi da Covid-19 sulla nati-mortalità delle imprese nella nostra regione.

I numeri delle imprese in Emilia-Romagna

Sono 1.215 le imprese artigiane emiliano-romagnole in meno nei primi tre mesi del 2020 contro un calo di 1.056 nello stesso trimestre del 2019. In diminuzione anche le iscrizioni. Tra gennaio e marzo in Emilia-Romagna per l’artigianato si registrano 2.638 nuove aperture, 295 in meno rispetto all’anno precedente. Sono invece 3.853 le chiusure registrate, contro le 3.989 del 2019.

Il risultato di queste due dinamiche per l’artigianato emiliano-romagnolo al I trimestre 2020, come già anticipato, determina un saldo tra entrate e uscite negativo per 1.215 unità, più ampio rispetto a quello dello scorso anno (-1.056) ma non il peggiore degli ultimi 10.
In termini percentuali al I trimestre 2020 lo stock delle imprese registrate è diminuito complessivamente dello -0,97% (contro il -0,83% del I trimestre 2019), arrivando a contare 124.638 unità artigiane.

Le dinamiche per provincia e settori

Tra le province rileviamo un saldo negativo in tutti i territori, più contenuto a Piacenza (-79 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita trimestrale del -1,00%), Rimini (-84 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita del -0,88%) e Ravenna (-97 unità, corrispondenti ad un tasso di crescita del -0,94%); mentre, all’opposto, hanno fatto segnare contrazioni più rilevanti nel numero di imprese registrate Bologna (-274), Modena (-189) e Reggio Emilia (-149).

I settori hanno tutti messo a segno saldi negativi nei primi tre mesi del 2020: Costruzioni (-356, in lieve miglioramento rispetto a quanto osservato l’anno precedente), Manifatturiero (-327), Servizi alle imprese (-314) e Servizi alle persone (-195).