La regione Emilia-Romagna si piazza al secondo posto della classifica nazionale per l’export di macchinari e apparecchiature, dietro alla Lombardia e davanti al Veneto. Questo virtuoso “triangolo dei macchinari” concentra oltre i due terzi (67,7%) delle esportazioni italiane per un totale di 55,6 miliardi di euro, suddivisi fra Lombardia, con esportazioni per 24,2 miliardi (29,5%), l’Emilia-Romagna con 18,6 miliardi (22,6%), ed il Veneto con 12,8 miliardi (15,6%).
I dati a livello nazionale dell’export di macchinari
Secondo i dati Eurostat, elaborati dal Centro studi di Confartigianato Imprese, nel 2019 l’Italia ha esportato macchinari (individuati dal codice Ateco 28: Macchinari e apparecchiature) per 81,8 miliardi di euro collocandosi al secondo posto nell’Unione europea a 27 con una quota del 14,8% dietro alla Germania. La classifica che ibrida le esportazioni di macchinari dei Paesi dell’UE, del triangolo del macchinario e del resto dell’Italia mostra che l’aggregato di queste regioni è il cuore della leadership italiana: è infatti secondo in Unione europea con una quota del 10,0% del totale UE, precedendo di poco i Paesi Bassi (10,0%), e davanti a Francia (6,9%) e resto dell’Italia (4,7%).
Le otto province della via Emilia
In particolare, le otto province sulla via Emilia (Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini) si collocano tutte tra le prime quaranta province italiane per valore delle esportazioni di macchinari: cinque sono nei primi 20 posti, Bologna al secondo posto, Reggio Emilia al quinto e Modena al nono.
L’analisi di una ulteriore classifica che ibrida le esportazioni di macchinari dei Paesi dell’Unione europea a 27 con stavolta le otto province sulla via Emilia e il resto dell’Italia, evidenzia che all’aggregato di queste province corrispondono 17,3 miliardi di euro di vendite all’estero che si colloca di conseguenza all’ottavo posto nell’UE con una quota del 3,2% del totale, davanti ad importanti economie manifatturiere come la Polonia, la Svezia e la Spagna.
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