L’Emilia-Romagna torna in zona gialla da domenica 6 dicembre. Il passaggio nella fascia a rischio minore è stato formalizzato dall’Ordinanza ministeriale firmata nella serata di sabato 4 dicembre dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
La decisione del ministro Speranza segue l’analisi dei dati sull’andamento epidemiologico e la tenuta del sistema sanitario. L’analisi è compiuta dal Comitato scientifico e dalla Cabina di regia nazionali nell’ormai abituale aggiornamento settimanale, con l’Rt regionale che in Emilia-Romagna è sceso sotto l’1.
Si ricorda comunque che il ritorno in Zona gialla deve tenere comunque conto delle norme, contenute del Dpcm 3 dicembre, descritte in questa news.
Cosa si può fare in Zona gialla in Emilia-Romagna
- In zona gialla è consentito spostarsi dalle ore 5 alle ore 22 senza dover giustificare gli spostamenti.
- Viene confermato il divieto di spostamenti dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo.
- Didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e Università
- Servizi di ristorazione, bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, aperti dalle 5 alle 18, con l’asporto consentito fino alle 22.
- Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati ad eccezione di
- farmacie
- parafarmacie
- presìdi sanitari
- punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole.
- Restano sospesi gli spettacoli e le mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei
- Confermato lo stop alle attività di palestre e centri benessere;
- Permane la raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.
Uso della mascherina a coprire naso e bocca sempre dal momento in cui si esce dalla propria abitazione, fatto salvo che per i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio dell’attività sportiva, nelle modalità consentite, così come restano raccomandati il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani.