Il Consiglio dei ministri ha approvato nella giornata del 13 maggio il cosiddetto “Decreto rilancio”, che prevede lo stanziamento di 55 miliardi di euro per sostenere le imprese e le famiglie durante la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. A darne notizia è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la consueta conferenza stampa.
Fra le principali novità contenute nel Decreto, che ora dovrà passare alla discussione parlamentare e alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, vi sono i Contributi a fondo perduto calcolati sulla perdita di fatturato aprile 2020 e l’ Esenzione dal versamento del saldo dell’Irap.
Altri temi di interesse per le imprese sono il Credito d’imposta del 60% per gli affitti di marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito un calo di fatturato di almeno il 50%, e la conferma della detrazione nella misura del 110% per gli interventi effettuati per le migliorie in efficienza energetica degli edifici (Ecobonus) e la riduzione del rischio sismico (Sismabonus).
Dal punto di vista delle famiglie e di lavoratori, queste alcune delle novità:
- Aumentati a 30 i giorni di congedo parentale Covid-19
- Aumento a 1.200 euro del bonus baby-sitting da utilizzare anche per la frequenza dei centri estivi
- Conferma del Bonus 600 euro anche per il mese di aprile (innalzato a 1.000 euro per maggio per i liberi professionisti con calo di fatturato di almeno il 33%)
- Bonus vacanze fino a 500 euro per nucleo familiare, in forma di tax credit
Le linee guida regionali per la ristorazione nella Fase 2
Particolare attenzione si pone alle linee guida per i locali di ristorazione e somministrazione (ristoranti, bar, pizzerie, etc), emanate dalla Regione Emilia-Romagna. Fra queste, si legge nel sito della Regione, un netto No all’assembramento dei clienti all’ingresso dei locali, promuovendo l’utilizzo di sistemi di prenotazione telefonica e digitale. Installazione di dispenser con gel igienizzantiper la pulizia delle mani e di apposita cartellonistica sulle regole di comportamento da seguire, anche in lingua inglese. Distribuzione dei tavoli in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra le persone sedute, fatte salve le eccezioni alle regole sui distanziamenti previste dalle norme vigenti (stesso nucleo familiare, ecc.), dando la preferenza, se possibile, alla sistemazione all’aperto (dehors). E stop ai buffet a self-service.
Le linee guida regionale per il commercio nella Fase 2
Disponibili sul sito della Regione anche le linee guida dettate per la riapertura dei negozi destinati al commercio, così come i mercati e le fiere. Fra i dettami principali: Un numero di clienti limitato in base alle dimensioni del negozio per garantire la distanza di almeno un metro; percorsi differenziati di entrata e uscita dai locali; ingressi scaglionati per evitare assembramenti garantiti eventualmente anche dall’estensione dell’orario di apertura; ampia disponibilità di dispenser per disinfettare le mani soprattutto vicino a tastiere, touch screen e casse; obbligo di guanti e mascherine per addetti e clienti, ove non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale; pulizia e igienizzazione quotidiana degli ambienti e dei banchi di vendita; organizzazione degli spazi in negozi, centri commerciali e aree all’aperto per assicurare il distanziamento tra le persone. E per la vendita di vestiti e calzature, per toccare gli articoli sono obbligatori i guanti “usa e getta” per i clienti.