Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 18 febbraio, un decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.
Costi dell’energia, i contenuti del decreto legge
L’intervento si divide in due parti:
- la prima legata all’emergenza, con misure atte a calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche
- la seconda è di prospettiva, con misure che consentano nel futuro di evitare altre crisi come quella in corso
Le decisioni per la parte emergenziale
Il governo è già intervenuto per ridurre la pressione per il “caro bollette” con
- 1,2 miliardi, nel terzo trimestre del 2021
- 3,5 miliardi, nel quarto trimestre del 2021
- 5,5 miliardi, nel primo trimestre del 2022
Con questo nuovo decreto vengono prorogate le misure già in essere.
- l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze
- domestiche
- non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW
- con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico
- la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas
- il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose
- il credito d’imposta per le imprese energivore
Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore.
Le decisioni per la parte in prospettiva futura
Il decreto include un programma di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.
Inoltre è previsto l’incremento della produzione nazionale di gas allo scopo di diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e picco e medie imprese.
Il provvedimento comprende anche un pacchetto di norme per aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas.
È previsto l’aumento della produzione di carburante sintetico e supporto al suo utilizzo in settori strategici, come ad esempio trasporti e aerei.