Si è svolto lunedì 26 marzo 2018, nelle suggestive sale del Castello Estense di Ferrara, il Consiglio regionale di Confartigianato Emilia-Romagna che aveva come tema “La Cultura dell’artigianato tra passato, presente e futuro”.
Alla presenza dei presidenti e dei segretari delle Associazioni provinciali, a cui si sono aggiunti per un saluto la professoressa Anna Quarzi, presidentessa dell’Istituto di storia contemporanea, e il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, sono stati presentati i dati raccolti dall’Ufficio Studi di Confartigianato sul turismo nelle città d’arte regionali, premiate nel 2017 da un numero sempre crescente di arrivi e presenze. Senza gli artigiani, però, questa enorme risorsa sarebbe abbandonata a se stessa visto che rappresentano l’82,6% delle imprese attive nella conservazione e nel restauro di opere d’arte. Il trend mostra una crescita del 6,5% degli arrivi, mentre le presenze segnano un deciso +10,5% con una permanenza media di 2,2 giorni. L’Emilia Romagna è una regione estremamente ricca d’arte come dimostrano i 427 tra musei e gallerie (il 21% di quelli presenti al Nord Italia e il 10,3% di quelli italiani) capaci di attrarre 5,6 milioni di visitatori. Inoltre sono presenti 42 complessi monumentali (il 20% di quelli presenti al Nord Italia). Le città d’arte, dopo il mare, si confermano il secondo luogo maggiormente scelto come destinazione e i periodi che attraggono maggiormente turisti sono aprile-giugno e ottobre-dicembre.
“Sono convinto che l’artigianato abbia un ruolo di primissimo piano nella nostra economia e nella nostra cultura, come confermano i dati del nostro Osservatorio – commenta Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna -. L’evolversi della nostra società ha visto, nelle forme dell’artigianato artistico, tradizionale e di servizio, una qualità di vita che poi ha sempre reso attraente il nostro Paese e la nostra regione. Questo è possibile grazie alla finalità di questo mondo che è sempre stata legata alla valorizzazione e alla dignità della persona. Il talento, l’abilità manuale e la competenza tecnica sono caratteristiche che legano l’artigianato di ieri e di domani. Inoltre innestando con la qualità, l’innovazione e la bellezza i nostri prodotti sapremo valorizzare il passato ed essere protagonisti in futuro”.
Il binomio fra arte e cultura è stato sottolineato dal segretario regionale, Amilcare Renzi, che ha spiegato come non vada dimenticato “il ruolo storico dei maestri artigiani nella realizzazione di palazzi, chiese e altre prestigiose opere che oggi abbelliscono le nostre città e i nostri borghi. Questa tradizione, unita a quella dell’artigianato artistico, è diventata negli anni un grande patrimonio culturale che oggi attira un numero sempre crescente di turisti nelle nostre città d’arte. Legato a tutto questo c’è un mondo dell’accoglienza e della valorizzazione. In questo la rete delle nostre imprese rappresenta un grandissimo valore aggiunto perché ha caratteristiche di eccellenza, unicità e qualità, ossia ciò che cerca un turista quando viene nel nostro Paese”.