Crescono le imprese straniere in Emilia-Romagna, con un’accelerazione del 3% rispetto ai valori registrati nello stesso periodo del 2017. La nostra regione è la quarta, in Italia, per incremento davanti alla Lombardia e al Veneto. Una crescita che aiuta a contrastare la parallela flessione delle imprese non straniere, che scendono di uno -0,9% in regione (a livello nazionale le chiusure valgono uno -0,2%)
Secondo i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna, al 30 giugno di quest’anno le imprese straniere salgono a quota 47.927 (che valgono l’11,9% del totale) con un aumento in un anno di 1.398 unità, il più rapido registrato dal 2013 nel secondo trimestre. A livello nazionale, la crescita delle imprese straniere (quasi 534 mila, pari al 10,3% del totale) risulta inferiore (+2,4%). L’Emilia-Romgna si piazza dietro Campania, Lazio e Liguria, ma rispetto alle altre regioni leader con cui si confronta precede la Lombardia (+2,6 per cento) e stacca il Veneto (2,3 per cento). Ma in Lombardia e Veneto la flessione delle imprese non straniere è più contenuta di quella emiliano-romagnola.
A livello di categorie crescono molto i servizi (+914 imprese, +3,8 per cento). Rilevante l’incremento della base imprenditoriale estera dell’industria (+4,4 per cento, +216 unità), mentre continua più contenuta la flessione delle non straniere (-1,2 per cento). Accelera anche la crescita delle costruzioni (+1,3 per cento, +228 unità), mentre le altre imprese si riducono dell’1,7 per cento.
(Fonte Econerre-Unioncamere)