Dall’1 maggio saranno in vigore nuove regole anti Covid-19, dopo l’emanazione del Decreto legge 24 marzo.
L’obbligo di usare la mascherina dopo l’1 maggio
Al momento i dispositivi di protezione individuale (le mascherine) dovrebbero rimanere obbligatori in tre luoghi:
- al lavoro
- a scuola
- sui mezzi pubblici
Tra il ministero della Salute, il ministero del Lavoro e i sindacati c’è già un accordo per mantenere l’obbligo per chi ha un impiego che prevede la condivisione di spazi con i colleghi ma anche per chi ha contatti con il pubblico, ad esempio per i commessi dei supermercati, dei negozi o per i camerieri dei ristoranti. Su bus, metro, treni e aerei le mascherine dovranno essere FFP2.
A scuola, ai bambini di età superiore ai 6 anni dovrebbe ancora essere richiesta la mascherina fino al termine dell’anno scolastico.
L’obbligo di mascherina resterà negli ospedali e nelle Rsa, luoghi per i quali rimarrà anche la necessità di presentare il Green pass rafforzato per accedere.
Sarà obbligatorio esibire il Green pass dopo l’1 maggio?
La certificazione verde non sarà più richiesta per accedere sui luoghi di lavoro, pubblici o privati.
Nessuna certificazione sarà più richiesta per assistere a spettacoli di qualsiasi genere, né all’aperto né al chiuso, film in cinema e arene, performance teatrali, concerti. Anche per ballare in discoteca l’obbligo di Green Pass rafforzato, quello che si ottiene da guarigione o vaccinazione, decade dall’1 maggio.
Chiunque potrà prenotare un tavolo al ristorante o sedersi per una colazione o un aperitivo al bar senza più bisogno del Green Pass. Accesso libero, sempre dall’1 maggio, anche nei ristoranti e nei caffè delle strutture ricettive, al momento aperti, senza Green Pass, solo per gli ospiti degli alberghi. All’interno delle stesse strutture turistiche, torna libero l’ingresso pure in palestre, spa, piscine al chiuso, aree benessere, sale convegni e congressi.
Sarà ancora necessario vaccinarsi?
C’è solo una categoria per la quale si sa che l’obbligo sarà valido fino al 31 dicembre 2022: quella dei lavoratori della sanità. Per loro, senza vaccino, scatta la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.
Per le forze dell’ordine, le forze armate, il personale della scuola e dell’università e gli over 50 l’obbligo vaccinale resta in vigore fino al 15 giugno. Dal momento dell’avviso del loro dirigente hanno 5 giorni per dimostrare l’esenzione dal vaccino o di essersi vaccinati con booster o di aver prenotato la dose di vaccino da fare entro 20 giorni. Altrimenti per loro scatta la multa una tantum da 100 euro, ma non scatta più la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Per quanto riguarda la scuola e l’università, i docenti che non sono in pari con il ciclo vaccinale saranno, fino a giugno, adibiti ad altre mansioni.