Si è svolto giovedì 15 ottobre a Bologna, il Convegno nazionale di Anap Confartigianato Persone dal titolo “Italia: non autosufficienza e sistema di protezione, tra riflessioni e proposte”. L’incontro, che ha visto la partecipazione dei delegati Anap Confartigianato provenienti da tutta Italia, è stato organizzato per presentare le preoccupazioni dell’Associazione circa il vuoto normativo e assistenziale nei confronti delle persone che non sono in grado di provvedere a loro stesse in maniera autonoma.
I temi del Convegno nazionale di Anap Confartigianato
“Il tema della non autosufficienza è quanto mai attuale in un Paese che ha una percentuale altissima di anziani e che presenta un sistema che lascia sempre più sole le famiglie che si trovano a provvedere all’assistenza dei loro cari – ha dichiarato Guido Celaschi, presidente nazionale di Anap Confartigianato -. L’Italia è in ritardo nel fronteggiare la crisi e serve che Governo e Parlamento rompano gli indugi e pensino al diritto a un’esistenza dignitosa anche dei cittadini anziani e fragili”.
Presente all’incontro anche il segretario nazionale di Anap Confartigianato, Fabio Menicacci. “L’Associazione sta studiando un documento, da presentare alle Istituzioni, partendo dalla definizione della non autosufficienza, per capire come trovare gli strumenti per supportarla e capire chi nel Paese deve esercitare il controllo sulla materia. Anap deve essere motore trainante su questo argomento e lavorare a fianco della altre associazioni che si occupano dell’argomento, per dare certezze a quella parte di cittadini a cui l’aiuto dell’Italia è urgente e necessario”.
“Stiamo affrontando un problema che da troppo tempo è in attesa di risposte da parte del Governo – ha spiegato Giampaolo Palazzi, presidente regionale Anap Emilia-Romagna -. Le Regioni hanno già cominciato a lavorare sull’argomento della non autosufficienza, introducendo normative e preoccupandosi di dare soluzioni a bisogni concreti, ma riteniamo sia necessaria e urgente una legge che permetta alle Istituzioni locali di inserirsi in un contesto di regole ben preciso, così da poter mettere in campo aiuti economici a sostegno della non autosufficienza”.
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