Anaepa Confartigianato ha organizzato, nei giorni scorsi a Milano Marittima, un convegno dal titolo “Bonus casa e al nuovo codice degli appalti, le nuove frontiere per il Settore delle Costruzioni”.

Presenti all’incontro il presidente di Anaepa-Confartigianato Emilia Romagna, Giuseppe Mauro Ghetti, che ha salutato la platea degli intervenuti per lasciare poi spazio a tre interventi tecnici dedicati alle “Tendenze recenti dell’edilizia” (a cura di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese); al “Bonus casa, stato dell’arte e prospettive” (a cura di Andrea Trevisani, direttore delle politiche fiscali di Confartigianato Imprese); al “Nuovo codice degli appalti” (a cura di Daniela Scaccia, segretario nazionale di Anaepa-Confartigianato).

Al termine si è tenuta la tavola rotonda, che ha avuto come protagonisti Stefano Crestini, presidente nazionale Anaepa-Confartigianato, Enzo Ponzio, presidente nazionale della Cna Costruzioni, Andrea Corsini, assessore alle Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna e Francesco Carnevale, dell’Ufficio legislativo Itaca – Conferenza delle Regioni. La tavola rotonda è stata coordinata dal giornalista Giorgio Costa.

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Le considerazioni dei presenti al Convegno

A trarre le conclusioni è stato Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato Imprese. “La riforma del Codice degli appalti – ha sottolineato il presidente Granelli -, è una sfida che vede Confartigianato costantemente impegnata per consentire la partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti pubblici. Semplificazione, certezza delle norme e velocità dei procedimenti sono indispensabili per favorire il lavoro e la crescita delle nostre aziende”.

Il presidente nazionale di Anaepa, Stefano Crestini, si è detto soddisfatto del nuovo Codice dei lavori pubblici: “Vi sono criticità che verificheremo durante la sua applicazione, ma in generale è un buon passo avanti rispetto al precedente decreto legislativo del 2016. Riguardo ai bonus come Anaepa faremo un’analisi delle ricadute del superbonus sul mercato, soprattutto per capire come muoverci rispetto alla linea green voluta dall’Unione europea”.

“Questo ultimo anno, per il comparto edile, ha visto un aumento della mole di lavoro grazie al superbonus 110% – ha spiegato il presidente di Anaepa regionale Giuseppe Mauro Ghetti -. Dall’altra parte la burocrazia ha portato una serie di preoccupazioni notevole, perché ha creato insicurezza sulla ricezione dei crediti da parte delle banche o delle altre istituzioni. Speriamo che la situazione si sblocchi per poter ripartire con tranquillità”.

 

Il nuovo Codice degli Appalti in sintesi

Il nuovo Codice Appalti, emanato con decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023, è entrato in vigore l’1 aprile 2023, ma le sue disposizioni trovano applicazione a partire dall’1 luglio 2023, data di entrata in vigore anche del nuovo sistema di qualificazione delle Stazioni Appaltanti e Centrali Uniche di Committenza. È previsto dunque un periodo transitorio in cui continuano a essere in vigore alcune disposizioni del precedente Codice degli Appalti, presente nel decreto legislativo n. 50/2016, che risulterà poi abrogato a decorrere dal 1 luglio 2023.

Particolare attenzione è stata data alla semplificazione delle procedure che ha ispirato l’impostazione generale del Codice di contratti pubblici e la tecnica normativa. In questo senso si spiega l’innovativa scelta del legislatore di redigere un Codice che contiene un corpus di norme che non rinvia a ulteriori provvedimenti attuativi ma consente agli operatori di avere fin da subito l’intera disciplina a disposizione.

Il Codice degli Appalti presenta inoltre un’impostazione per principi generali, posti in modo gerarchico nei primi articoli del decreto. I principali sono il “principio del risultato”, il “principio della fiducia” e il “principio di accesso al mercato”.

Infine, in tema di digitalizzazione, è stato definito un “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” i cui pilastri sono la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, il fascicolo virtuale dell’operatore economico e le piattaforme telematiche di approvvigionamento. Di notevole rilevanza anche la digitalizzazione integrale in materia di accesso agli atti, in linea con lo svolgimento in modalità digitale delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici.