Un Patto territoriale specifico per i giovani e la costituzione di una Fondazione per i giovani attraverso la partecipazione finanziaria di soggetti pubblici, associativi e imprese con le condizioni finanziarie ed operative per coordinare iniziative e partecipare a progetti e costituire un preciso riferimento per tutti coloro impegnati in questi ambiti. A proporli è stato il segretario di Confartigianato Federimpresa cesenate Stefano Bernacci al Confartigianato day, tenutosi giovedì 24 maggio 2018 di fronte a 250 intervenuti, con titolo “I care: mi sta a cuore! Investiamo sui giovani per creare futuro”.
Le altre proposte del segretario di Confartigianato sono state quelle di un Politecnico della Romagna legato alle figure professionali necessarie al tessuto economico locale e all’opportunità di ottenere una clinica universitaria. Quanto a Serinar, la richiesta di Confartigianato è stata di reimpostarne la mission da soggetto che ha svolto una encomiabile attività nella produzione della dotazione infrastrutturale a servizio dell’università in centro di facilitazione della componente software ossia le relazioni fra università e impresa mondi”.
Dopo l’apertura del presidente Lorena Fantozzi e gli interventi del segretario regionale Marco Granelli (lancia spezzata a favore degli istituti tecnici) e del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Damiano Pietri (sottolineatura dell’innovazione come strategia di sviluppo) spazio alla… meglio gioventù cesenate: interventi video incorporati dentro la relazione portante di Bernacci di Marco Giangrandi (Comitato per Cesena), Francesco Giubilei (Nazione futura), Riccardo Cappelli (Laboratorio Cesena), Stefano Soldati (Gruppo Giovani imprenditori cesenate), Tommaso Pollarini (Consulta universitaria) da cui è emersa la progettualità delle nuove leve al servizio dello sviluppo economico, culturale e politico del territorio.
Il dirigente dell’istituto Curie di Savignano Mauro Tosi ha analizzato l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, chiedendo che diventi più partecipata nel territorio e non limitandola al mero rapporto fra scuola e imprese.
Il prorettore del’Università di Bologna Enrico Sangiorgi ha illustrato il nuovo corso di laurea professionalizzante in Ingegneria Maccatronica, della durata di tre anni, che prevede un tirocinio di un anno in azienda, avviato a Bologna e che può essere introdotto anche a Cesena e Forlì con il coinvolgimento delle imprese; quindi si è soffermato su Romagna Tech, laboratorio centro di innovazione scaturita dalla fusione di Centuria e Rinnova come strumento facilitatore del rapporto tra università e imprese.
L’intervento più applaudito è stato l’ultimo, quello del professor Giulio Sapelli, professore di Storia Economica dell’Università di Milano, editorialista, che è stato lì lì per essere indicato come premier al presidente Mattarella per il nuovo governo. Intervento fittissimo di suggestioni, citazioni e provocazioni, come è nello stile del fine intellettuale.
“La marea della crisi – ha rimarcato Sapelli -, si è ritirata e le piccole imprese galleggiano ancora. Come hanno fatto a sopravvivere? Grazie al fatto che mentre le grandi imprese sono fondate sui ruoli, le piccole lo sono sulle capacità personali sul fatto che nelle pmi i vecchi sono con i giovani e i giovani con i vecchi. Vi devo ringraziare, questa sera ho sentito parlare di comunità, di prendersi cura dei giovani, mi sono tornati in mente Olivetti e Don Milani. Non si è liberi se non si è obbligati a qualcuno ed è questo il senso del progetto di Confartigianato sui giovani che hanno bisogno di guide e maestri, persone non solo che sanno, ma che ‘sono’”.