L’artigianato alimentare piace e offre grandi opportunità per le 8.110 imprese del comparto (in sostanziale tenuta) che rappresentano il 22,6% di quelle totali e il 24,8% della forza lavoro. Tra la crescita dell’export (+7,6% nei primi sei mesi dell’anno) e gli acquisti online, in cui gli emiliano romagnoli sono i primi in Italia, le opportunità non mancano. Lo dicono i numeri dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Emilia-Romagna che sono stati presentati lunedì 23 ottobre durante il direttivo regionale dell’associazione. La novità principale – si legge sempre nell’analisi dell’Osservatorio Confartigianato – è che l’Emilia Romagna nel 2016 è stata la regione italiana che ha registrato la quota maggiore di acquisti online nel comparto Food. I prodotti alimentari sono infatti tra i primi dieci prodotti acquistati sul web e, nella nostra regione, il 10,7% degli acquirenti totali comprano questi beni contro media italiana è il 7,5%.

“Spesso, parlando di filiera agroalimentare, viene messo in secondo piano il contributo apportato dalle imprese del comparto artigianale – dichiarano Erio Munari e Amilcare Renzi, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Emilia-Romagna -. Invece i dati mostrano come queste realtà siano importanti in una prospettiva di crescita. La nostra regione è una miniera di eccellenze enogastronomiche di cui l’artigianato è protagonista. L’Emilia Romagna è la prima regione italiana per acquirenti online nel Food e dunque l’innovazione può fare la differenza. L’aumento dell’export alimentare rafforza l’idea che attraverso l’online e il multimediale possiamo arrivare a una moltitudine di nicchie di interesse, in tutto il mondo, come mai prima d’ora”.

I dati dei primi sei mesi del 2017 mostrano, infatti, come l’export sia in forte crescita (+7,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e vada meglio della media nazionale (che segna un +6,1%). In questo Parma e Modena sono sicuramente le province principali da cui partono i nostri prodotti per l’estero (il 53,7% delle esportazioni alimentari della nostra regione), ma segnano crescite in doppia cifra Rimini (+44%), Forlì-Cesena (+19,8%), Ravenna (+18,6%) e Piacenza (+13%).

Il mercato principale è rappresentato dagli stati dell’Unione europea (il 68,2% del totale) dove crescono a doppia cifra delle vendite sui mercati di Spagna (+15,5%), Grecia (+15,1%), Belgio (+14,2%), Paesi Bassi e Regno Unito (+13,6%).