Nel 2024, ultimi dodici mesi ad agosto, il made in Italy di alimentari e bevande sale a 56,5 miliardi di euro, pari al 9,5% delle esportazioni manifatturiere italiane, toccando il massimo storico dal 1995 di 2,6% sul PIL.
Per la nostra regione, che contribuisce per il 15,8% all’export nazionale di alimentari e bevande, il valore delle esportazioni negli ultimi 12 mesi ammonta a 8,8 miliardi di euro pari al 10,6% dell’export manifatturiero. L’Emilia-Romagna è la seconda regione dopo il Piemonte per maggior peso sul valore aggiunto delle vendite oltre confine di alimentari e bevande, pari al 5,8% (è il 3,4% in Italia) e prima per peso dell’export di alimentare (5,4% vs 2,7% media nazionale).
Tra le 34 province italiane con peso delle esportazioni di alimentare e bevande sul valore aggiunto superiore alla media nazionale figurano 5 province emiliano-romagnole su 9: al 2° posto nel rank nazionale Parma (16,4%), al 10° Ravenna (7,9%), al 13° Modena (7,5%), al 14° Piacenza (7,1%) e al 26° Reggio Emilia (4,3%).
Per il solo comparto dell’alimentare tra le province emiliano-romagnole il peso delle esportazioni sul valore aggiunto è almeno due volte la media nazionale a Parma (16,3%), Modena (7,2%), Piacenza (6,9%) e Ravenna (6,5%).