Secondo una ricerca del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna, al primo trimestre 2021 la Filiera della bicicletta conta in Emilia-Romagna 454 imprese attive. Tra le regioni l’Emilia-Romagna si posiziona seconda con un indice di specializzazione pari a 204 dopo il Trentino-Alto Adige, che ha un indice di 295. Con l’indice di specializzazione si calcola il rapporto fra le imprese di una determinata regione e quelle dell’intera nazione specializzate in un comparto, confrontate con il rapporto fra le imprese regionali e nazionali prese nell’intero contesto economico.

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“Il focus del nostro Centro studi dimostra come l’Emilia Romagna sia all’avanguardia in Italia non solo per quanto riguarda gli aspetti economici, dove si posiziona seconda dopo il Trentino Alto Adige, ma anche per quelli legati alla mobilità sostenibile. Non a caso è la prima regione in Italia per lunghezza delle piste ciclabili. Tra le varie cose che ci sta lasciando questa epidemia c’è la crescita della mobilità sia a piedi sia in bicicletta. In questi mesi è aumentato in maniera esponenziale la vendita di mezzi ecologici (biciclette, e-bike, monopattini) anche grazie agli incentivi regionali e nazionali. Speriamo che questo comporti anche una ricaduta positiva su tutta la filiera economica legata a questi mezzi. E siamo convinti che i nostri artigiani sapranno mettere a frutto queste indicazioni e quelle che provengono dal settore turistico. Dove lo Slow Tourism, quello che tende a privilegiare mezzi sostenibili come il treno o la bicicletta, è in grande crescita. E le stesse risorse del Recovery fund guardano con attenzione alla green economy”, afferma Davide Servadei, presidente Confartigianato Emilia Romagna.

Filiera della bicicletta, I dati a livello provinciale

Sono 25 le province italiane con una alta specializzazione della Filiera, tra cui si trovano 7 delle 9 province del territorio. Forlì-Cesena risulta terza nella classifica nazionale (con indice pari a 274), seguita da Ferrara al quinto posto (257). Rimini si trova al sesto posto (247), Ravenna al settimo posto (237), Parma al dodicesimo posto (208), Modena al quindicesimo posto (203) e Bologna al diciannovesimo posto (182).

Le imprese artigiane del settore sono 350 in Emilia-Romagna (il 77,1% del settore). Il valore è superiore di 12,1 punti rispetto all’incidenza delle imprese artigiane della filiera sul totale delle imprese del settore rilevata a livello nazionale (65%). L’indice di specializzazione delle imprese artigiane della filiera è pari a 187 per la nostra regione. Il secondo valore più alto della classifica nazionale dopo quello del Trentino-Alto Adige (290).

Nel 2020 sono state 176 mila le persone che usano la bicicletta per andare al lavoro e a scuola in Emilia-Romagna, pari a 39 utilizzatori ogni 1.000 abitanti. Il valore indica una elevata propensione all’uso della bici per spostamenti sul territorio, seconda solo al Trentino-Alto Adige con 54 persone che usano la bici ogni 1.000 abitanti.

Nel 2018 la lunghezza delle piste ciclabili nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitana dell’Emilia-Romagna è pari a 1.352,8 km, risultando la prima regione per lunghezza delle piste ciclabili.

Gli eventi sportivi ciclistici organizzati in Emilia-Romagna nel 2021

Un’attenzione e un interesse, quello che l’Emilia-Romagna ha per il comparto ciclistico, che si evidenzia nei risultati ottenuti nell’organizzazione di eventi di caratura mondiale. Tra questi si ricordano i Mondiali di ciclismo del 2020 che si sono svolti a Imola, e i Campionati italiani di ciclismo a giugno 2021. “Mi preme sottolineare che questi eventi sono stati ottenuti per le riconosciute capacità organizzative emiliano romagnole, ma anche grazie ad un contesto che vede la regione primeggiare in tutto ciò che riguarda la Filiera della bicicletta. Che si conferma come un patrimonio dell’artigianato italiano, capace di conquistare il mondo a colpi di maestria e di tecniche di produzione”, conclude Servadei.