Gli ultimi eventi climatici, culminati in nuovi allagamenti che questa volta hanno colpito anche il cuore del capoluogo regionale, mettono in evidenza una situazione sempre più critica, il cui ripetersi richiede maggiore coesione e impegno da parte di tutti, per il bene delle comunità.

 

Superare la stagione dello scontro politico per attivare una grande strategia condivisa

È necessario, dunque, superare la stagione dello scontro politico e alzare il livello delle ambizioni, attivando subito una grande strategia condivisa. Questa deve includere politiche urbanistiche adeguate, programmi di manutenzione dei sistemi fluviali e fognari, il potenziamento della rete delle casse di espansione, oltre a dotazioni speciali per coloro che, nei territori, si trovano a fronteggiare le emergenze. L’obiettivo comune deve essere la salvaguardia e la protezione del territorio e del sistema economico.

 

Intervenire per ristabilire l’equilibrio e ricucire le ferite provocate dalle calamità

L’importanza crescente delle politiche ambientali nelle dinamiche quotidiane che imprese e cittadini devono affrontare richiede un maggiore spazio di confronto preventivo e un coinvolgimento più ampio dei corpi intermedi, insieme al mondo della ricerca e dell’Università, agli enti locali e alle organizzazioni responsabili del controllo idraulico.
Oggi è fondamentale intervenire per ristabilire l’equilibrio e ricucire le ferite provocate dalle calamità, riattivando al contempo i collegamenti interrotti. È altrettanto cruciale avviare programmi di manutenzione ordinaria costante, monitorati con rigore, affidando anche gli interventi di modesta entità alle imprese locali, forti della loro conoscenza del territorio. Questo approccio garantirebbe un duplice vantaggio: da un lato, si ridurrebbe la necessità di interventi d’emergenza; dall’altro, si offrirebbe alle comunità delle aree marginali l’opportunità di generare reddito localmente.