Continua il preoccupante calo delle imprese giovanili in Emilia Romagna che anche nel 2017 hanno segnato una flessione del 4,8%. Negli ultimi 5 anni il trend è sempre stato negativo e si sono perse 5.547 imprese giovanili (-15,12%) e calano in maniera maggiore rispetto a quello delle imprese totali.

I NUMERI

A fine anno erano 31.135 le imprese giovanili emiliano romagnole, il 7,7% di quelle regionali che risulta la quota più bassa in Italia. La flessione del 4,8% equivale alla perdita di 1.559 imprese in un anno. Il calo è più contenuto a livello nazionale (-2,9%), come anche in Piemonte e Lombardia. Tra i settori, è il crollo nelle costruzioni (-904 unità, -12,4%) a determinare la tendenza. L’industria perde il 7% e prosegue ancora la flessione nei servizi (-3%). L’unico contributo positivo continua a giungere dall’agricoltura e dalla pesca (+2,8%). La tendenza è dovuta alle ditte individuali (-1.357 unità). La normativa sulle società a responsabilità limitata semplificata continua a spiegare il crollo delle società di persone (-10,6%), ma non sostiene più di tanto la crescita delle società di capitali (+2,2%).

imprese giovanili trend ER

I REQUISITI CHE DEFINISCONO LE IMPRESE GIOVANILI

Si ha una rilevanza della componente giovanile nei seguenti casi: le imprese individuali con titolare di età non superiore a 40 anni; le società di persone o le società cooperative in cui almeno il 60% dei soci è costituito da persone fisiche di età non superiore a 40 anni o almeno il 60% delle quote di capitale è detenuto da persone fisiche di età non superiore a 40 anni; le società di capitali in cui almeno il 60% dei componenti dell’organo di amministrazione è costituito da persone fisiche di età non superiore a 40 anni o almeno il 60% delle quote di capitale è detenuto da persone fisiche di età non superiore a 40 anni; i consorzi composti dal 51% o più da imprese giovanili come sopra definite.