La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato le domande presentate dai Comuni al bando da 6 milioni di euro per la riqualificazione del sistema dei porti comunali marittimi e regionali.

Interventi che vedranno cantieri dal Po all’Adriatico, nei porti turistici dell’Emilia-Romagna che, entro il 2024, diventeranno ancora più sicuri, moderni, funzionali e, ovviamente, anche più attrattivi per turismo e artigianato.

Dal nuovo avamporto di Rimini alla riqualificazione dei porti di Cesenatico e di Riccione. Dai lavori per la messa in sicurezza del porto canale di Bellaria Igea marina all’ammodernamento del porto interno turistico sul Po nel Comune di Boretto, provincia di Reggio Emilia.

Le domande ammesse a bando e il valore dei contributi ai porti

Porti regionali: 4 milioni di euro

1,5 milioni sono stati concessi a Rimini per la realizzazione dell’avamporto. A Cattolica oltre 880 mila euro per la riqualificazione e la ristrutturazione della Darsena pescatori. A Cesenatico quasi 1,5 milioni per la riqualificazione e l’ammodernamento del porto.

Ammessi anche i progetti presentati in provincia di Ferrara dal Comune di Comacchio, per la ristrutturazione di un tratto di banchina dissestata del porto canale di Porto Garibaldi, e di Goro, per la realizzazione di banchina della zona sud che sarà finanziato appena saranno disponibili ulteriori fondi.

Porti marittimi comunali: 1,9 milioni di euro

Finanziati per l’intero contributo massimo gli interventi nel Comune di Bellaria Igea marina, a cui vanno 800 mila euro per la messa in sicurezza del porto canale, e di Riccione, il medesimo importo per la riqualificazione del porto canale.

Ammesso anche il progetto di Gorino per l’innalzamento della banchina nord-ovest del porto e messa in sicurezza del punto di sbarco.

Porti e approdi interni: 100mila euro

Il plafond di 100 mila euro dedicato ai porti e agli approdi interni va interamente al progetto di manutenzione e ammodernamento del porto comunale interno turistico fluviale sul Po di Boretto.

Tutti i cantieri dovranno terminare entro il 2024.