Un momento di confronto e formazione della Scuola di sistema, rivolto ai segretari e ai vice segretari delle associazioni territoriali, è stato organizzato da Confartigianato Emilia Romagna venerdì 16 settembre al Savoia Hotel Regency a Bologna, con la presenza di Vincenzo Mamoli e Marco Granelli, rispettivamente segretario generale e presidente di Confartigianato nazionale.

Marco Granelli: “L’augurio dopo il 25 settembre è quello di avere finalmente un governo a misura d’Italia”

La complessa situazione odierna ci obbliga a confrontarci con le vere emergenze. E a chiedere alla politica di intervenire urgentemente per trovare soluzioni alle difficoltà che stanno vivendo le imprese italiane. A cominciare dal caro energia che sta mettendo a rischio 881 mila imprese, tre milioni e mezzo di lavoratori, una vera e propria ecatombe. Un problema che non è certo nato con la guerra in Ucraina. Confartigianato aveva già lanciato l’allarme sul finire del 2021 e il conflitto lo ha accentuato. Apprezziamo il tempestivo intervento del Governo con ulteriori misure per attenuare il gravissimo impatto dei rincari dell’energia sulle imprese, nel segno della continuità e del rafforzamento dei precedenti provvedimenti. Le misure del Dl Aiuti ter dovranno essere tuttavia accompagnate e completate con un piano strutturale per la sicurezza energetica.

Poi vi è il grande tema del Superbonus. E’ positivo che finalmente le Commissioni Finanze e Bilancio del Senato abbiano approvato un emendamento che modifica il sistema della responsabilità solidale in presenza di cessione del credito per il superbonus e per gli altri incentivi edilizi. Viene finalmente chiarito che chi acquista i crediti, in primis le banche, non incorre in responsabilità, se non in caso di dolo o colpa grave. E ora speriamo che gli istituti di credito diano seguito a questa possibilità. Certamente la norma non risolverà tutte le situazioni incagliate. Mi riferisco ad esempio a quelle sui crediti di piccolo importo. Per questi serve un acquirente di ultima istanza con l’intervento di Poste e Cassa depositi i prestiti.

Ora attendiamo una circolare dell’Agenzia delle Entrate che faccia chiarezza e soprattutto che dia una interpretazione che posso dare continuità a questo importantissimo incentivo. 

Il 25 settembre siamo chiamati al voto. L’augurio è quello di avere finalmente un governo a misura d’Italia. Un governo che pensi al tessuto economico reale italiano fatto soprattutto di artigiani e da micro e piccole imprese. Chiediamo un Paese che funzioni, con un fisco e una burocrazia meno opprimenti. Un Paese ove il nostro mondo sia considerato per il ruolo che ha, quindi non solo come attore economico, ma anche come attore sociale a tutto tondo. 

Vincenzo Mamoli: “Questo incontro vale come una sperimentazione per allargare la Scuola di sistema a tutti i territori”

Quello di oggi in Emilia Romagna è uno dei primi momenti organizzati da Confartigianato con l’obiettivo di valorizzare l’offerta formativa che il nostro Sistema sta mettendo in campo. Una scuola di sistema che garantisca un aggiornamento continuo e la condivisione di valori comuni e linee di intenti. Ciò per dare risposte univoche alle imprese, seppur nella differenziazione dei territori.

Dobbiamo essere capaci di dare alla nostra organizzazione una visione comune. Per riuscire, con tutte le modalità che abbiamo, a fare emergere il ruolo della piccola e media impresa nel contesto nazionale. Dobbiamo far crescere la nostra capacità di fare rete. Nella nuova Confartigianato, guidata in questi ultimi anni dal Presidente Granelli e dal suo gruppo, il dirigente, affiancato dalla struttura, deve avere la capacità di recepire i bisogni del territorio e farli diventare bisogni del sistema. Nello stesso tempo deve essere in grado di rapportarsi con le rappresentanze politiche per chiedere una univocità d’azione nel contesto economico nazionale.

Quindi un momento importante. Una sorta di sperimentazione che potrà essere utile per allargare questa modalità a tutti i territori con l’obiettivo di rafforzare la nostra identità. Perché solo assieme questa organizzazione può andare lontano e dare risposte ai bisogni sempre più urgenti che le piccole e medie imprese italiane ci chiedono. Dobbiamo tenere assieme la tutela e la difesa degli interessi specifici delle nostre aziende con l’interesse generale del Paese in un momento difficile, anche in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. 

Davide Servadei: “Due gli obiettivi, confermare l’unione con il Nazionale e portare le istanze dei territori all’attenzione della Politica”

Oggi, dopo l’incontro con i segretari e i vice delle associazioni provinciali, abbiamo avuto una giunta regionale speciale. Con la presenza del segretario generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli e del presidente nazionale Marco Granelli. Ci siamo posti due obiettivi. Innanzitutto confermare la stretta unione di comunicazione e di indirizzo che abbiamo con il nostro nazionale. Dall’altra parte presentare tutto quello che il nostro territorio ha messo in campo, affinché venga portato a livello nazionale e diventi materia di confronto con la politica. 

Amilcare Renzi: “La nostra è una regione che ha dimostrato una grande capacità di ripartenza e oggi è nel gruppo di testa che guida il Paese”

Una giornata importante per la Confartigianato Emilia Romagna che ha visto i dirigenti nazionali, regionali e territoriali di Confartigianato uniti in una giornata di incontro, formazione e ascolto per portare davvero le istanze e i bisogni del territorio in sede nazionale.
Noi viviamo in una Regione che si è distinta nel post pandemia per la sua straordinaria capacità di ripartenza, non a caso è nel gruppo di testa che guida il Paese e oggi questa esperienza emiliano romagnola l’abbiamo portata a confronto con i nostri vertici nazionale, ricevendo nello stesso tempo le giuste indicazioni e i migliori suggerimenti per affrontare un momento davvero complesso come quello che stiamo vivendo. 

 

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