Le imprese femminili al centro di un focus particolare del sondaggio del Centro studi di Confartigianato Emilia-Romagna. Nel 2021 molte di queste imprese non sono state in grado di recuperare i livelli di fatturato pre crisi. La maggior presenza di artigianato capitanato da donne è nei settori più colpiti dalla crisi Covid-19, come quello del benessere e della moda.
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I motivi della crisi delle imprese femminili
La maggior fatica e il livello di complessità sempre maggiore che caratterizza il contesto in cui le imprese operano si riflette nell’elevata quota di imprese particolarmente incerte rispetto all’andamento futuro del mercato (72,6%>56,8% totale). La quota di coloro che hanno già recuperato quanto perso si attesta al 13,5%. Le imprese che pensano di essere in grado di recuperare entro la fine dell’anno in corso sono il 12,2%.
Cinzia Ligabue: “L’aumento dei prezzi e la guerra in Ucraina i motivi di maggior preoccupazione”
“Prima la pandemia, poi il rialzo insostenibile dei prezzi e ora la drammatica vicenda dell’Ucraina – afferma Cinzia Ligabue, presidente del Gruppo Donne Impresa Emilia-Romagna -. Il primo pensiero va alla popolazione che sta pagando con la vita l’insensatezza della guerra con la speranza che si fermi rapidamente. Ma è chiaro che tutto ciò ha anche un pesante risvolto economico che va oltre i prezzi e la scarsità di materie energetiche, finendo per abbattersi su tante nostre aziende che hanno rapporti commerciali con la Russia. Pensiamo all’abbigliamento che si ritrova di punto in bianco bloccato senza nemmeno la possibilità di potere programmare l’attività per i prossimi mesi”.
Fatica e resilienza le parole chiave
Esaminando le quasi 200 risposte ricevute dalle imprenditrici artigiane emiliano-romagnole associate a Confartigianato sono essenzialmente due le parole chiave che si colgono: fatica e resilienza.
“La fatica delle donne è sempre doppia – spiega Ligabue -. Sul lavoro, per fare andare avanti l’impresa e reggere in quei mercati più colpiti dal Covid che vedono una grande concentrazione di imprese al femminile, poi nella cura della casa, della famiglia, dei propri cari. E la resilienza, perché noi donne siamo combattive, non ci arrendiamo facilmente, siamo sempre pronte a reagire adottando una o più azioni di sviluppo per provare a restare sul mercato e competere. Non possiamo permetterci debolezze, la nostra forza aiuta anche chi ci sta attorno. E io nella positività con la quale ho sempre guardato avanti sono convinta che la nostra capacità di reazione sarà ancora una volta più forte delle avversità”.