“A Natale compra locale” è qualcosa di più di uno slogan. È un modo per fare sentire la vicinanza a chi in questi mesi ha sofferto più di altri a causa della pandemia, in particolare coloro che nel giro di pochi mesi rischiano di vedere andare in fumo gli sforzi di una vita.
Clicca qui per scaricare la ricerca del Centro Studi di Confartigianato Emilia-Romagna Ricerca Natale locale 2020
I numeri della ricerca “A Natale compra locale”
Secondo un’analisi del Centro Studi di Confartigianato Emilia-Romagna, in regione sono 23 mila le imprese artigiane attive – per lo più imprese familiari – in 43 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale. Scegliere i prodotti e servizi artigiani offerti sul proprio territorio non vuol dire solo sostenere l’impresa, l’imprenditore e i 73 mila addetti e le loro famiglie, ma anche il benessere del territorio. Non a caso durante l’emergenza sanitaria il 22,5% delle micro-piccole imprese emiliano-romagnole si sono attivate per supportare la comunità in cui vivono e operano.
Le parole del presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli
“Riteniamo che in quest’anno particolare occorra pensare soprattutto ai nostri territori, alle nostre comunità. Per farlo l’appello che rivolgiamo come Confartigianato è che ci si sposti all’interno dei comuni per sostenere e valorizzare tutte le nostre attività. Sono attività di eccellenze, di grande qualità, che in questo momento hanno bisogno della nostra attenzione e del nostro aiuto. L’auspicio è che tutto ciò sia condiviso in un’ottica di comunità coesa, di una comunità che vuole dare una mano alle persone che oggi purtroppo sono in difficoltà”.
D’altra parte si parla di prodotti di qualità: “Assolutamente. Da questa crisi usciremo solamente facendo prevalere il valore artigiano, quel valore che significa creatività, ingegno, e oggi, soprattutto, coraggio. In un’epoca che possiamo considerare di standardizzazione, noi mettiamo in campo un altro valore aggiunto: la personalizzazione e l’unicità dei nostri prodotti. Ora più che mai è indispensabile andare verso quella che anche il Censis definisce ‘Economia della personalizzazione’. Per poter competere con i grandi brand, la nostra arma vincente è proprio la qualità, il ben fatto, il made in Italy che noi sappiamo mettere in campo, consentitemelo, meglio di tanti altri”, conclude Granelli.