È entrato in vigore il 3 dicembre 2020 il nuovo Dpcm 2 dicembre che introduce modifiche urgenti alla legislazione d’emergenza per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus Covid-19.
Quali sono le novità del Dpcm 2 dicembre
Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.
Inoltre, si stabilisce che:
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute
- il 25 e il 26 dicembre 2020 e l’1 gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute)
- sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una regione o provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un comune diverso dal proprio.
Infine, le nuove norme stabiliscono che i Dpcm emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse regioni e province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.