Sono stati presentati il 30 giugno 2020, con un webinar in videoconferenza, i dati elaborati dal Centro studi di Confartigianato Imprese sugli effetti provocati dal confinamento per Coronavirus. A presentare la ricerca sono stati il professor Enrico Quintavalle e la dottoressa Licia Redolfi, che hanno offerto una panoramica sui riflessi per le micro e piccole imprese con un focus su produzione, export, lavoro, demografia di impresa e finanziamenti. Al termine della videoconferenza sono stati, inoltre, presentati i risultati dell’indagine svolta a giugno su oltre 3 mila imprese.

Per scaricare le slide presentate durante il webinar del 30 giugno clicca qui Effetti Coronavirus Mpi 2020

Alcuni dati salienti della ricerca presentati al webinar di Confartigianato Imprese

La produzione manifatturiera

La caduta della produzione manifatturiera registrata in Italia è di oltre dieci punti più ampia della media dei maggiori paesi Ue (-25,7%): in Francia l’indice dell’attività manifatturiere è sceso del 26,8%, in Spagna del 25,4% e in Germania del 20,0%. La crisi Covid-19 si è innescata su una crisi internazionale dell’auto scoppiata nel 2019. Se analizziamo il trend della manifattura al netto della produzione di autoveicoli, la Germania registra una flessione della produzione del 10,5%, la Spagna del 19,2%, la Francia del 21,9% mentre l’Italia perde il 33,7%. L’auto pesa il 20,2% dell’attività manifatturiera in Germania, la quota scende al 6,6% in Italia.

Le costruzioni

Nelle costruzioni la produzione nel bimestre marzo-aprile ha cumulato forti cali in Francia (-51,5% rispetto lo stesso bimestre dell’anno precedente) e Italia (-49,3%). Riduzione più attenuata in Spagna (-24%) mentre la Germania è in controtendenza, registrando una aumento significativo della produzione (+5,5%).

Il mercato del lavoro

Tra marzo e aprile gli occupati scendono di 398 mila unità, un ritmo di 6.523 occupati in meno al giorno, con una flessione cumulata nel bimestre dell’1,7% rispetto il livello di febbraio; mentre tiene (-0,2%) il lavoro a tempo indeterminato, cala del 9,3% il lavoro a tempo determinato e dell’1,8% i lavoratori indipendenti.
Nel bimestre in esame il tasso di occupazione scende di 1 punto, una intensità doppia rispetto i due precedenti peggiori cali: -0,4 punti tra luglio e settembre 2009 e -0,5 punti tra novembre 2012 e gennaio 2013.

L’export

Nel bimestre marzo/aprile 2020 si registra un calo nelle esportazioni del -27%, accompagnato da una diminuzione delle importazioni del -25,7%. I comparti che più risentono della quarantena sono l’abbigliamento e i mobili. A livello provinciale, per l’Emilia-Romagna, tengono Parma (+18,3%) e Piacenza (+12,4%).