Secondo l’analisi dei dati Istat, elaborati dal Centro Studi di Confartigianato regionale, nel 2018 l’Emilia-Romagna conta 40.647.799 presenze di turisti, valore superiore dell’1,4% rispetto alle 40.095.054 presenze registrate nel 2017, con una variazione positiva ma inferiore al dato nazionale, cresciuto del 2%. Nel confronto con le altre regioni la nostra è quarta per numero di presenze totali (turisti italiani e turisti stranieri) mentre si piazza al primo posto per presenze di turisti italiani. Considerando le sole presenze di stranieri l’Emilia Romagna si posiziona al sesto posto (10.836.813 presenze), che pesano per un 26,7% sul totale delle presenze di turisti. Gli stranieri che visitano la nostra regione provengono principalmente da Germania con 2.317.581 presenze, Svizzera con 891.681 presenze, Francia con 882.084 presenze, Russia con 709.921 presenze e Paesi Bassi con 470.389 presenze.
Le presenze nelle province
A livello provinciale oltre l’80% delle presenze turistiche si registrano in quattro province: Rimini (16.181.180), Ravenna (6.678.863), Forlì-Cesena (5.492.178) e Bologna (4.729.192). La quota di presenze di stranieri risulta maggiore a Bologna (45,2%) e a Ferrara (38,4%), con valori che superano il dato regionale (26,7%). Per quanto riguarda la dinamica, tra le principali province che contano oltre 1 milione di presenze nel 2018, 5 su 7 vedono una crescita delle presenze totali: Modena (+5,5%), Bologna (+2,6%), Forlì-Cesena (+2,5%), Parma (+2,1%) e Rimini (+1,3%). Mentre i turisti stranieri sono cresciuti, sempre tra le principali province, a Parma (+7,8%), Modena (+3,4%), Forlì-Cesena (+2,8%), Bologna (+1,7%) e Rimini (+0,3%).
I turisti nelle località della regione
Le prime dieci località dell’Emilia-Romagna maggiormente visitate sono: Rimini (RN) con 7 milioni 460 mila presenze turistiche, Riccione (RN) con 3 milioni 630 mila presenze turistiche, Cervia (RA) con 3 milioni 539 mila presenze turistiche, Cesenatico (FC) con 3 milioni 429 mila presenze turistiche, Bologna (BO) con 3 milioni 60 mila presenze turistiche, Ravenna (RA) con 2 milioni 745 mila presenze turistiche, Comacchio (FE) con 2 milioni 333 mila presenze turistiche, Bellaria-Igea Marina (RN) con 2 milioni 228 mila presenze turistiche, Cattolica (RN) con 1 milioni 869 mila presenze turistiche e Misano Adriatico (RN) con 829 mila presenze turistiche.
Tra i primi 30 comuni emiliano-romagnoli che registrano, nel 2018, un più alto numero di turisti si evidenzia una crescita delle presenze a Zola Predosa (BO) (+28,5%), Piacenza (PC) (+14,7%), Cesena (FC) (+12,7%), San Mauro Pascoli (FC) (+11,4%), Parma (PR) (+10,8%), Faenza (RA) (+8,7%), Formigine (MO) (+5,4%), Maranello (MO) (+3,4%), Cesenatico (FC) (+3,1%), Bologna (BO) (+2,4%) e Castel San Pietro Terme (BO) (+2,1%).
Le imprese artigiane coinvolte nel comparto turistico
Alla fine del I trimestre 2019 le imprese artigiane operanti in attività economica a vocazione turisticasono 17.575, pari al 13,9% dell’artigianato totale, e in un anno diminuiscono dell’1,3%, performance in linea col -1,5% del totale dell’artigianato. Il comparto più rilevante del settore è quello dell’Abbigliamento e calzature con 4.373 imprese (24,9% del totale), seguito da Ristoranti e pizzerie con 3.379 imprese (19,2% del totale), l’Agroalimentare con 2.988 imprese (17,0% del totale) e Altre attività manifatturiere e dei servizi con 2.601 imprese (14,8% del totale), comparto che comprende importanti attività dell’artigianato nella fotografia, cornici, gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, cure per animali domestici, centri benessere e palestre. Seguono i Trasporti con 2.566 imprese (14,6% del totale), Bar, caffè e pasticcerie con 1.341 imprese (7,6% del totale) e Attività ricreative, culturali e di intrattenimento con 322 imprese (1,8% del totale).
A livello provinciale l’artigianato nei settori a vocazione turistica rappresenta una quota maggiore rispetto a quella media regionale (13,9%) a Rimini (17,9%), Bologna (15,3%), Forlì-Cesena (15,0%), Ravenna (14,7%) e Modena (14,3%). Mentre l’analisi della dinamica mostra una sola provincia in controtendenza rispetto al risultato regionale (-1,3%): Ravenna con un +0,2%, che si posiziona all’undicesimo posto nella classifica nazionale.
Il presidente Granelli, “La crescita del turismo è figlia dell’unicità del nostro territorio”
“La crescita del turismo in regione è figlia dell’unicità del nostro territorio, che offre ai turisti le bellezze delle nostre città d’arte, le montagne innevate dell’Appennino o le spiagge della Riviera – commenta Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia-Romagna – Tutto questo unito alla capacità imprenditoriale espressa in ogni campo, dalla gestione degli impianti all’accoglienza, dalle strutture dedicate al divertimento a quelle sportive, fino al recupero della cultura delle botteghe, siano esse artigiane o artistiche. Il comparto si è infatti sviluppato anche grazie alla presenza di micro, piccole e medie imprese che rendono possibile la sua qualità e la sua crescita. Senza dimenticare – sottolinea Granelli -, che in Emilia-Romagna si registrano il maggior numero di prodotti Dop e Igp d’Europa, ampliando quindi l’offerta a un turismo eno-gastronomico unico al mondo”.