Secondo i dati forniti da Unioncamere, al termine del primo trimestre 2019, il calo delle imprese attive in regione registra ancora un calo (-2.437 unità, -0,6 per cento) che si è però ridotto rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. A diminuire sono soprattutto le imprese del commercio (-1.432), dell’agricoltura (-929) e delle costruzioni (-720), meno sensibili le chiusure nei comparti della manifattura e dei trasporti. Segnali positivi vengono invece dai servizi: aumentano le attività professionali, scientifiche e tecniche (+320 unità) e le imprese del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese.
Le imprese attive a fine marzo 2019 erano 400.031, ovvero 2.437 in meno rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La perdita si è ampiamente ridotta rispetto allo stesso trimestre del 2018 e risulta la più contenuta degli ultimi tre anni. La tendenza alla riduzione delle imprese attive nel primo trimestre dell’anno prosegue comunque ininterrotta dal 2012.
Le imprese registrate in Emilia-Romagna sono risultate 451.413a fine marzo, 2.925 (-0,6 per cento) in meno rispetto alla fine del 2018. La riduzione congiunturale rilevata è la più elevata dal 2015 rispetto a quelle riferite al primo trimestre. A livello nazionale la tendenza è risultata analoga per la base imprenditoriale (-0,5 per cento). Nel trimestre, le iscrizioni al Registro delle Imprese (8.590) sono aumentate. Le cessazioni (11.569) sono aumentate più rapidamente rispetto allo stesso trimestre del 2018, ma rimanendo attorno ai valori prevalenti dal 2015.
(Fonte Unioncamere)